Siamo a fine gennaio, e ancora non ci sono i criteri per decidere come assegnare i CI.
Dopo la bertokkiana apertura delle candidature, il cf si trova in una brutta posizione. Grazie a questa encomiabile slancio di energia, si ritrova ad aver accettato delle candidature quando ancora era in vigore il vecchio regolamento, rendendo valida solo quella di Milano (l'altra e' quella di Pisa, che non e' un club riconosciuto, quindi non esiste).
L'Area Soci scalpita, G. fuma, nessuno lo ascolta.
Da un buono stratega mi aspetto una mossa ovvia ma perfetta.
Pretendere il riconoscimento a Milano di tutti i CI.
Poi offrire collaborazione pubblicamente, e cedere all'altro candidato tutti i CI minori (una seccatura organizzativa), oppure -piu' saggiamente- cedere il CI principale a Pisa e tenere quelli minori, che piu' si addicono al rinato "Festival del Go", in programma.
Non c'e' da rallentare troppo, pero', in questo piano. Aspettando che il cf riesca finalmente a decidere quali sono i criteri e a dimenticare opportunamente le vecchie candidature per riaprirle, dando dei criteri veri, sarebbe piu' complicato uscirne eroicamente col ruolo di quello che ha salvato l'agonismo italiano senza alcun egoismo. Sarebbe solo piu' quello che si impunta su miseri dettagli burocratici impedendo alla new wave di fare i suoi errori.
L'Incappucciato e' molto curioso di vedere se le norme di selezione per i CI saranno all'altezza dei moduli per la privacy in quanto a mole, o ai questionari, in quanto a domande indirette e ridondanti.
Ci vediamo al CI pisano a settembre! (alla faccia dei Foschi piani per farlo a Roma)
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