Nel 1653, la nave "Sperwer" (Sparviero), della Compagnia Olandese delle Indie Orientali (VOC) naufrago' sugli scogli della remota isola koreana di Jeju-do.
Ci furono trentasei sopravvissuti. Prontamente trasferiti a Seul, gli fu concessa una buona liberta', ma col divieto di lasciare la nazione. Solo dopo 13 anni di prigionia in Korea, otto di loro -fuggiti- raggiunsero il Giappone a bordo di una piccola barca.
Hendrik Hamel scrisse le cronache delle loro avventure, rendendole disponibili ad un vasto pubblico. Queste cronache furono per diversi secolo l'unica fonte di informazioni sul misterioso Regno di Korea.
Ancora adesso, dopo 350 anni, l'arrivo dell'Olandese, viene diffusamente commemorato in Korea, mentre in patria solo di recente e' stato riconosciuto il suo ruolo di esploratore (per quanto involontario).
Nel libro che scrisse, “Hamel's World: A Dutch-Korean Encounter in The Seventeenth Century”, troviamo uno dei primi accenni al Baduk.
Nell'edizione olandese del 2003, come ulteriore nota, troviamo quella che sembra essere la piu' antica rappresentazione nota del Sunjang Baduk, la variante Koreana su cui spero di poter presto scrivere qualcosa di piu' dettagliato.
Per chi fosse curioso del resoconto, il Progetto Gutenberg mette a disposizione liberamente il testo originale in olandese.
Questa invece e' una versione inglese, sotto forma di ipertesto poco leggibile.
Se trovate una qualche traduzione libera in italiano, sarei felice di condividerla.
Affascinante: grazie per il post!
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