Ciovo e una delle 3 slide della presentazione |
Mi spiace che sia cosi' palesemente finito in perdita, 30 partecipanti sono davvero pochi,
Il costo delle due professioniste da mantenere, se si sono accontentate di un rimborso generico. Il costo della sala, se c'era, i premi, varie amenita', si fa in fretta ad arrivare in rosso.
Con alcune semplici considerazioni si poteva prevedere.
Tre giorni di torneo, vuol dire spesa per vitto e alloggio raddoppiata per chi partecipa. L'iscrizione di 20 euro minimo, anche quella raddoppiata.
Per il pigro goista italiano abituato all'inflazione inesistente, e' traumatico dover pagare il doppio rispetto alle sue abitudini, e ci andra' molto cauto.
Torneo di tre giorni, con l'ottima idea di portare le famiglie a fare turismo, ma sicuramente il tiepido inizio maggio di Anita era piu' indicato per questo, rispetto all'umido fine ottobre.
Spero che non sia stato troppo deludente per gli organizzatori e che non si scoraggino nel preparare altri eventi piu' elaborati del torneo da fine settimana. Basta trasformarli in una abitudine anziche' in una eccezione nel calendario goistico, da sezionare ed eventualmente scartare come troppo impegnativa!
Mi fa anche piacere vedere la resurrezione di giocatori storici, tornati in occasione di una assemblea AGI importante, che andava a ripensarne il ruolo dopo al recente golpe fenicio.
Informate indiscrezioni mi dicono che si sia concluso che l'AGI resta viva, non si scioglie, non si fonde, non si spezza, ma riconoscera' con un messaggio pubblico la rappresentativita' internazionale della FIGG e confermando la volonta' delle due di cooperare.
Approvo questa soluzione, uno scioglimento sarebbe prematuro, con la FIGG neppure ancora avviata completamente, e sarebbe comunque una perdita storica importante. Nulla vieta un lavoro cooperativo, e se ad un certo punto venissero a mancare gli iscritti, la fusione avverra' senza traumi ne' decisioni.
Nessun commento:
Posta un commento